Mercoledì 1 febbraio gli allievi delle classi terze della Scuola Secondaria di Ceresara, Gazoldo e Piubega hanno terminato un altro capitolo del libro “Vita ordinaria di un preadolescente in tempo di pandemia” concedendosi finalmente una giornata a Milano in occasione della recita pomeridiana de “Il barone rampante” al Piccolo Teatro Grassi.

È stato il nostro modo di festeggiare il ritorno alla possibilità di fare viaggi di istruzione e uscite didattiche con un’esperienza che non ha eguali come l’andare a teatro; il titolo si è presentato da subito come un’imperdibile occasione, quella di celebrare Italo Calvino e le sue opere a cento anni dalla nascita.

 La vicenda di Cosimo Piovasco di Rondò, così stramba per le estreme conseguenze a cui porterà il  rifiuto di mangiare un piatto di lumache, ha rappresentato simbolicamente il valore che porta con sé ogni classico della letteratura: quello di respingere per il linguaggio spesso desueto, per il lessico troppo specifico, ma anche di incuriosire e attrarre per le tematiche così eterne del contrasto tra vecchi e giovani, del desiderio di libertà e avventura e della lotta alle convenzioni.

E quanto ad avventure, anche 110 ragazzi in gita a Milano sono una bella avventura! Arrivati a mezzogiorno in Piazza Castello Sforzesco è stato necessario sparpagliarsi per le varie paninoteche della zona: qualcuno poi in compagnia dei rispettivi docenti accompagnatori  è riuscito a concedersi un salto in Piazza Duomo e in Galleria (eccezion fatta per una povera classe guidata da una prof priva di senso dell’orientamento che rischiava di portarli a km di distanza dal teatro…ma la Provvidenza ci vede benissimo, e gli alunni hanno preso in mano Gmaps e risolto il problema in men che non si dica!). Alle 15 tutti in sala per lo spettacolo diretto da Riccardo Frati: una sala gremita di ragazzi (delle medie e delle superiori) milanesi ma non solo.

Al di là della stanchezza per il viaggio o della spossatezza preventiva per le tre ore di spettacolo che spaventava più di un ragazzo, l’atmosfera era piuttosto eccitante: essere così numerosi in un posto importantissimo della cultura per assistere a qualcosa che sarebbe stato messo in scena per noi e noi soli! Wow!

E le aspettative non sono state per nulla tradite! La storia è risultata avvincente e godibile, la recitazione, le luci, la scenotecnica hanno condotto gli spettatori in un viaggio bellissimo.

All’uscita dal Piccolo una Milano luccicante che toglieva il fiato, ma il pullman ci aspettava con le mille chiacchiere tra amici.

Grazie a tutti i prof che hanno accompagnato i ragazzi,  ma soprattutto congratulazioni ai nostri ragazzi che si sono comportati in modo davvero educato e responsabile; speriamo che si siano divertiti e – magari chissà – appassionati al teatro di prosa!